Volt! by Serge Enderlin

Volt! by Serge Enderlin

autore:Serge Enderlin [Enderlin, Serge]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Technology & Engineering, General
ISBN: 9788865762578
Google: xhpCJpTMhNQC
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2012-10-17T13:09:02+00:00


4. In Bolivia (fuori fase)

Da qualche parte sull’Altiplano, novembre 2010

Impossibile fargli cambiare idea. L’uomo continua a procedere lungo il lato sinistro della strada (si guida a destra in Bolivia) convinto che sia un po’ meno dissestato, il che non balza certo agli occhi. Poco traffico nell’altra direzione, è vero, ma comunque un po’ di traffico, inquietante. Grossi camion cileni stipati fino all’orlo, bastimenti dall’equilibrio precario che risalgono verso nord in una nuvola di polvere. Teoricamente, dovrebbero trovarsi sul nostro stesso lato della strada. Ma anche loro guidano a sinistra perché condividono la stessa stupida convinzione: su quel lato la strada è meno dissestata. Le cose potrebbero rimanere così. Se i due veicoli che si dirigono l’uno verso l’altro perseverassero nell’infrazione, questa si annullerebbe per parallelismo. Entrambi resterebbero sul lato sbagliato della strada, semplicemente incrociandosi. Peccato che all’ultimo minuto i due veicoli riguadagnino la corretta posizione, il lato destro. E siccome nessuno vuole spostarsi per primo, aspettano entrambi l’ultimo istante prima di decidersi a farlo. Il che provoca degli incroci assurdi, terrificanti, come se evitare di morire all’ultimo secondo fosse l’unico modo di provare a se stessi che si è ancora vivi. Lo faccio notare al conducente. Scrolla le spalle: «La strada è migliore a sinistra, sì, sì».

Tetro Altiplano. Sono ore che abbiamo lasciato La Paz per dirigerci verso i confini del paese, non lontano dalla frontiera argentina. Laggiù, ai confini del mondo, c’è un tesoro nascosto che suscita al massimo la bramosia degli stranieri. Il Salar de Uyuni, il più grande lago salato del pianeta, custodisce prodigiose quantità di litio, un metallo molle dotato di tutte le virtù necessarie per la rivoluzione energetica verde. Grazie al litio, si potrà accumulare l’elettricità in batterie sempre più efficaci. Grazie al litio, la Bolivia, paese malridotto, diventerà una terra ricca. In ogni caso è quello che vogliono credere i boliviani e tutti gli industriali interessati che parlano già di una «Arabia Saudita del litio». Ma prima di raggiungere questo luogo inebriante, restano ancora molte ore di strada a bordo di una grossa 4x4 giapponese del secolo scorso, al volante della quale si dimena un vero e proprio energumeno. Costui dispone di una teoria tutta sua per affrontare le avversità: visto che la strada non è che un’infernale successione di piccoli dossi sui quali il veicolo minaccia in ogni istante di disintegrarsi, accelera ancora di più. «Se si superano gli 80 Km/h, l’auto salta invece di correre normalmente» mi spiega. «Meno tocchiamo il suolo, meno veniamo sballottati.»

Prima fermata ad Ayo Ayo, poteva andarci peggio. Appena posati i piedi a terra, ci ritroviamo catapultati in uno spaghetti-western; manca solo la musica di Ennio Morricone. Case basse, chiesa bianca in adobe, luce accecante. Fa fresco, siamo a quasi 4000 metri di altitudine. A sinistra una cordigliera, nevi perenni ridotte dal riscaldamento climatico. A destra, l’immensità dell’Altiplano andino, patria della patata. La piazza del villaggio è deserta e mi sorprendo a immaginare gli ultimi giorni di Butch Cassidy e di Sundance Kid, che hanno trovato la morte in questa regione dopo averla a lungo saccheggiata.



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